TONY KART-VORTEX PROTAGONISTI ASSOLUTI AL MONDIALE KZ CON ARDIGO’
- A Le Mans (Francia) Ardigò è stato primo dopo le heats, è stato retrocesso per squalifica e ha compiuto una incredibile rimonta in finale, supportato da materiale perfetto
- Nonostante una squalifica e una penalizzazione che hanno mortificato le nostre performance vincenti usciamo dal Campionato del Mondo avendo mostrato l’elevato potenziale dei nostri materiali
- Il Tony Kart-Vortex di Laurent è Campione della KZ2 Super Cup
- Classifiche
Il Campionato del Mondo CIK-FIA riservato alla KZ, disputatosi sul Circuito di Le Mans (Francia), ci ha visti correre da protagonisti assoluti. I Racer spinti dai Vortex hanno confermato ancora una volta di essere un binomio formidabile e le vicende della gara, benché non ci hanno premiato con un altro titolo, ne hanno confermato il potenziale e l'affidabilità tecnica.
Sin dalle qualifiche i nostri mezzi si sono inseriti al vertici con Nicklas Nielsen che è risultato il primo dei nostri piloti con il terzo tempo. Nielsen era al debutto nella categoria con il cambio.
Ardigò e Camponeschi hanno ottenuto, rispettivamente, il quinto e il nono tempo, accusando un distacco minimo.
Nelle heats Ardigò è stato particolarmente efficace, sfruttando il suo Tony Kart-Vortex gommato Bridgestone al massimo, ottenendo due successi netti ed un best lap. Le vittorie sono arrivate sia con pista bagnata che con pista asciutta, a conferma della adattabilità del materiale.
Camponeschi ha chiuso le due gare di qualifica con un terzo ed un secondo posto, siglando il best lap della sua seconda heats (A-C).
La prima heats (A-B) si è corsa con le gomme rain, mentre la seconda (B-C) ha visto tutti i conduttori montare coperture slick, se pur l’asfalto risultasse parzialmente umido, in particolare nelle zone fuori traiettoria.
Proprio nel corso della seconda heats, con pista parzialmente bagnata e gomme slick, il nostro Marco Ardigò ha ritenuto auspicabile si percorresse un secondo giro di formazione per motivi di sicurezza, così ha alzato la mano perché venisse concesso un giro supplementare. Tale gesto, la mano alzata in fase di formazione della griglia, è stato interpretato come una segnalazione di un problema.
La heats è poi partita regolarmente ed ha visto Ardigò chiudere in seconda posizione e guadagnarsi la prima posizione assoluta nella graduatoria delle penalità.
Quando il paddock si stava svuotando, quasi due ore dopo la disputa della heat, ci è stata comunicata la squalifica per infrazione durante la procedura di start.
La squalifica inferta ha relegato Ardigò in ottava fila, mortificato una superiorità tecnica che avevamo espresso nettamente nelle mutevoli condizioni.
Alla luce della decisione della direzione di gara nella griglia di partenza della pre finale Flavio Camponeschi è stato ottimo terzo, Nielsen decimo.
Consapevole della qualità del materiale e forti di un lavoro svolto in ogni minimo dettaglio lo staff del Racing Team non ha perso la concentrazione e si è proiettato verso la fase finale dell’evento, la pre finale e la finale della domenica.
L'impresa in cui tutto il Racing Team sperava ha preso corpo in pre finale con Ardigò che ha rimontato sino alla decima posizione e Camponeschi che ha concluso quinto.
In finale sono state esaltate al meglio le qualità tecniche del nostro materiale, telaio e motore, grazie a Marco Ardigò, capace di disputare una gara che lo ha portato sino a sfiorare il bis iridato.
Dopo essersi liberato di avversari particolarmente ostici, come soltanto ad un Campionato del Mondo si possono trovare, Ardigò ha percorso gli ultimi otto (di ventidue) giri inseguendo la coppia di testa, composta da De Conto e Pex, inanellando giri record a ripetizione (best lap della finale è di Ardigò in 53.040), sino a colmare il gap. L'aggancio è avvenuto nel corso dell'ultimo giro e la conseguente bagarre che si è innescata ci ha visto terminare terzi, dopo un duro confronto in cui i mezzi si sono ripetutamente urtati.
Nel post gara abbiamo ricevuto una penalità di 10" poiché: “Lo spoiler anteriore non risultava nella corretta posizione quando è sventolata la bandiera a scacchi ed il kart ha tagliato il traguardo.”
Lo spoiler di Ardigò si era sganciato in seguito ad un contatto avvenuto nella difficile bagarre di una gara corsa in condizioni difficili.
Anche Flavio Camponeschi è rimasto attardato nelle prime fasi di gara nei duri confronti imposti per riuscire a guadagnare una sola posizione.
Usciamo dal Campionato del Mondo KZ 2015 con la perfetta consapevolezza di aver schierato mezzi di primissimo ordine, capaci di vincere, recuperare, siglare i best lap in finale e puntare ancora al successo.
KZ2. Laurent Thomas, su Tony Kart-Vortex del Cedric Racing, è il nuovo vincitore della CIK-FIA Super Cup di KZ2.
Il pilota francese è stato al vertice nell'arco di tutta la manifestazione, mostrando di aver raggiunto un feeling impeccabile con il circuito ed il mezzo poiché Thomas ha ottenuto prestazioni vincenti nella heats, sia con il bagnato che con l'asciutto, imponendosi tre volte, ha vinto la pre finale e, come detto, ha dominato la finalissima dall’inizio alla fine.
I nostri piloti Corberi, Fasberg e Piccini si sono comportati positivamente, con i due italiani che hanno terminato la finale non lontani dal podio.
Piccini e Corberi, infatti, hanno tagliato il traguardo, rispettivamente, in sesta e settima posizione a poca distanza dal terzo classificato.
CLASSIFICHE:
KZ - http://www.cikfia.com/competitions/cik-calendar/2015/le-mans/kz/regulations.html