CAMPONESCHI CONSEGNA IL 18° CAMPIONATO DEL MONDO A TONY KART-VORTEX
Flavio Camponeschi ha vinto con pieno merito il Campionato del Mondo di KF1. Il nostro pilota ha conquistato il titolo iridato nel round conclusivo, sull’impegnativo tracciato asiatico di Macao, battendo avversari di altissimo livello e non arrendendosi alle sorte avversa che non lo ha risparmiato. Camponeschi, ha addirittura, saltato gara-1 per un blackout elettrico, ma in gara-2 ha messo in evidenza doti da Campione del Mondo, recuperando dal trentesimo posto sino al secondo.
Tre vittorie, due podi, una pole ed un giro veloce. Questo è il percorso tenuto da Camponeschi e dal Tony Kart Racing Team per portare alla nostra factory il diciottesimo titolo iridato.
Camponeschi succede nell’albo d’oro Tony Kart-Vortex a Marco Ardigò che, non molto tempo fa, nel 2008, aveva vinto l’iride di KF1, bissando il successo dell’anno precedente.
La gara conclusiva che ha assegnato il Campionato del Mondo, disputatasi sulla pista asiatica di Macao, ci ha visti vincenti ed assoluti protagonisti con Flavio Camponeschi.
Prove di qualifica. Camponeschi, sin dalle qualifiche, ha messo in mostra il suo elevato potenziale ed il nuovo modello Racer EVK, motorizzato Vortex, non ha deluso le aspettative, dimostrandosi affidabile ed estremamente efficace.
Nella sessione di qualifica del sabato, il nostro pilota ha siglato il secondo tempo con 45.740. Bene si è comportato anche il cinese Ling Kang, nostro pilota ufficiale, al debutto nella classe regina, ed autore di un buon ottavo tempo. La top ten ha visto tra i migliori anche Daiki Sasaki (Kosmic Kart-Vortex) e Pedro Hiltbrand (FA Kart-Vortex), entrambi al volante di mezzi prodotti nella nostra azienda di Prevalle.
Gara-1 è iniziata all'insegna della sfortuna. Non si può definire in altro modo quanto accaduto in pre-griglia a Camponeschi, fermato da una panne elettrica e costretto a non partire.
Nella prima gara si sono ben comportati, così, i nostri due piloti asiatici, Ling Kang ed Andy Chang. Quest'ultimo si è messo in mostra nella gara di casa, salendo dal ventiseiesimo posto sino al decimo, guadagnandosi i primi punti iridati. Ancora meglio ha fatto il giapponese Takashi Kasai, partito al centro dello schieramento e subito in evidenza grazie ad ottimi sorpassi che lo hanno portato a chiudere al quinto posto.
Gara-2. E' stata una gara di rivincita per Camponeschi. Il nostro portacolori ha fatto vedere le sue qualità e la sua grande determinazione, assecondato da un mezzo formidabile. Camponeschi è scattato dall'ultima fila (30° posizione) ed in poche battute di gara ha scalato la classifica, occupando la quindicesima posizione già al primo giro. L'incontenibile rimonta del Campione del Mondo è culminata al diciassettesimo passaggio con un simultaneo sorpasso, in diretta tv, ai danni della coppia Hanley e Lennox-Lamb. Camponeschi ha concluso al secondo posto incorniciando la sua prestazione con un best lap inavvicinabile per tutti, 45.493.
Anche nella seconda gara il giapponese Kasai è entrato agevolmente in zona punti, con l'ottavo posto.
Gara-3. Camponeschi si è guadagnato la pole per la terza gara, in virtù di un giro record in qualifica, 45.323.
Purtroppo, anche in questa occasione, le primissime battute della gara sono state determinanti per l'esito della nostra corsa. Al verde Camponeschi ha tenuto la leadership ed è volato verso la seconda curva del circuito di Macao, precedendo Verstappen e tutto il gruppo. Alla staccata che precede il primo tornante a destra, Verstappen si è appoggiato palesemente al paraurti posteriore del Tony Kart numero 2, costringendolo ad andare larghissimo, quasi sull'erba. Verstappen per la “spinta” data a Camponeschi è stato punito dalla direzione gara.
Anche in questa occasione il nostro pilota è stato costretto ad una gara tutta in rimonta, culminata con il sesto posto finale.
La “spinta” di Verstappen al via, ha impedito, ancora una volta, di mostrare il potenziale del pilota.
In ogni caso il risultato ottenuto in gara-3 ha, virtualmente, consegnato il titolo iridato nelle mani del pilota Tony Kart.
Un risultato certamente di rilievo e non facile da ottenere con una gara di anticipo, in una competizione tanto impegnativa e selettiva, quale è il Campionato del Mondo CIK di KF1.
Gara-4. Nella corsa conclusiva Camponeschi ha adottato una tattica che gli consentisse di avere la certezza del titolo.
L'unico pilota che, prima della gara, poteva insidiare il titolo iridato a Camponeschi era il giapponese Sasaki, pilota che gareggiava con materiale Kosmic Kart-Vortex. Per quanto la possibilità fosse remota, visto l'andamento di gara-1 e gara-3, il nostro pilota, in pieno accordo con il Team Manager Giacomo Aliprandi, ha tenuto una condotta di gara conservativa.
La bandiera a scacchi ha incoronato ufficialmente Flavio Camponeschi Campione del Mondo CIK-FIA di KF1 per il 2012.
Il titolo iridato è giunto al culmine di un campionato (costituito da otto gare) condotto su standard di altissimo livello. Camponeschi ha vinto tre gare, è salito due volte sul podio, una volta secondo ed una è giunto terzo, ed ha ottenuto una pole ed un miglior giro in gara. Uno score che indica in Flavio Camponeschi e nel Tony Kart Racing Team gli indiscussi dominatori del Campionato del Mondo.
Giacomo Aliprandi – Team Manager - Tony Kart Racing Team
“Il nostro potenziale era ben superiore rispetto a quanto si è visto in pista. Siamo soddisfatti del risultato finale, ma se solo qualche contatto di troppo non ci avesse penalizzato.... avremmo potuto fare ancora meglio a Macao.
Sono felice per il team e per Flavio, ha fatto un ottimo lavoro e merita il titolo.”
Flavio Camponeschi – pilota KF1 - Tony Kart Racing Team
“Sono felice e ringrazio tutti ragazzi del team per il lavoro fantastico che hanno svolto. Sono contento di aver vinto il mondiale con un gruppo tanto solido ed affiatato che mi ha sostenuto in ogni istante, anche quando la fortuna ci ha girato le spalle, come è accaduto sabato scorso, in gara-1. Ringrazio anche tutte le persone che lavorano in azienda, sia in Tony Kart che in Vortex, e che spingono perché questi risultati possano essere raggiunti.
La vittoria in campionato l'ho costruita a Suzuka, dove ho vinto tre gare. A Macao avrei potuto vincere ancora, il materiale funzionava alla perfezione, ma non è stato possibile puntare al singolo successo per incidenti di percorso.....
La rimonta che ho compiuto in gara-2 indica la misura reale della competitività che abbiamo avuto anche in questo week-end. Sono salito da trentesimo a secondo ed ho fatto questo senza prendere inutili rischi. In quel momento sapevo di poter vincere, ma non potevo commettere nessun errore.
Mi fa anche piacere aver ottenuto questo importante successo avendo battuto avversari che non ci hanno regalato niente e che abbiamo battuto soltanto grazie alle nostre qualità .”