FLAVIO CAMPONESCHI. CAMPIONE DEL MONDO CIK-FIA 2012
Flavio Camponeschi è Il Campione del Mondo CIK-FIA 2012. Il nostro pilota ha vinto uno dei sei titoli mondiali riconosciuti dalla FIA. I titoli FIA sono quello di F1, WRC (World Rally Championship), WTCC (World Touring Car Championship), GT1 World e WEC (World Endurance Championship).
Camponeschi ha vinto il titolo mondiale karting nella gara conclusiva disputatasi a Macao, conducendo, complessivamente, un campionato di altissimo livello, guidando la classifica dalla prima all'ultima prova. Il nostro pilota ha vinto tre gare su otto, è giunto due volte secondo, una terzo, ha siglato una pole position ed un best lap in gara. Con un ruolino di marcia così impressionante il titolo è arrivato con apparente facilità.
Flavio ci racconta le vibranti fasi che lo hanno portato all'iride della KF1.
“Il campionato è stato particolare perché si è corso in un arco di tempo molto ampio, le prime quattro gare di Suzuka sono state a Maggio e le gare finali si sono corse a fine Ottobre.
Dopo il Giappone, in cui ho vinto tre delle quattro gare, ero molto felice, ma gli impegni che vi sono stati nel mezzo hanno richiesto molta concentrazione e, così, durante l'estate non ho pensato molto al mondiale.”
Con l'approssimarsi della gara di Macao la concentrazione è tornata?
“Certamente sì ed ero molto concentrato e determinato quando sono arrivato a Macao. Conoscevo già la pista avendoci corso già il Mondiale (allora in prova unica) del 2009. Quello fu il mio primo mondiale di KF1 e, se pur in condizioni particolari a causa dell'asfalto e della pioggia, la gara non andò male.”
Allora eri un rookie della categoria. Quest'anno ti sei presentato con tutti gli occhi addosso, con il difficile ruolo del favorito.
“Ero tranquillo e sentivo una giusta pressione, sapevo che avevo tutto per poter vincere. Avevo i punti di vantaggio in campionato, un team formidabile che spinge sempre al massimo ed il materiale tecnico migliore ed, ovviamente, credevo nelle mie possibilità. Non mi mancava niente per fare il massimo.”
Cosa hai pensato quando il tuo motore (causa impianto elettrico) non ne ha voluto sapere di avviarsi per gara-1 ed hai dovuto guardare la gara dai box?
“Sembra strano, ma non ho avuto nessun tipo di pensiero negativo. Non ho pensato per un solo istante di aver perso il campionato!
Paradossalmente è stato meglio che il motore non si sia avviato. Così ho risparmiato le gomme totalmente ed ho potuto sfruttare il mio mezzo al massimo in gara-2.”
Proprio in gara-2 hai messo una seria ipoteca sul mondiale, rimontando da ultimo a secondo. Altri tuoi avversari che si erano fermati ed avevano le gomme nuove, come te, non hanno fatto bene quanto te.
“Come ho detto, avevo tutto per fare bene. Sin dalle libere ero sempre tra i primi ed in qualifica avevo fatto il secondo tempo. Avevo un mezzo con un assetto perfetto ed in gara-2 ho dato il massimo per vincere. Non ci sono riuscito, ho fatto molti sorpassi ed ho preso anche dei rischi, ma con il secondo posto ho preso punti ed ho fatto capire che eravamo lì, più forti che mai.”
In gara-3 è arrivata un’altra sfortuna, un incidente quando eri primo e provavi a scappare verso la vittoria ti ha costretto ancora ad inseguire.
“Purtroppo mi hanno centrato alla prima curva. A quel punto, quando sono ripartito a metà gruppo, non potevo fare niente se non guidare concentrato per recuperare e vincere il mondiale. Ho recuperato ed ho, virtualmente, vinto il titolo.”
In gara-4 un altro contatto ti ha impedito di festeggiare con una vittoria. Al primo curvone ti hanno spedito largo e sei stato costretto alla terza gara di rincorsa.
“E' così. Mi spiace perché avremmo potuto vincere almeno una gara, con merito, anche a Macao. In ogni caso, in gara-4, eravamo concentrati soltanto sull'obiettivo finale, la vittoria del mondiale. Mancava poco e non volevamo perdere l'occasione per una sciocchezza. Ho corso in scioltezza, non ho rischiato inutilmente ed ho vinto il titolo. Questa era l'unica cosa che contava.”
Cosa hai pensato quando hai tagliato il traguardo, diventando Campione del Mondo?
“Ero felicissimo. Ho pensato a tante cose.... ai ragazzi della squadra al Signor Robazzi, ai miei cari...”
E' stata una grande festa. Avevi al tuo seguito anche dei tifosi speciali?
“A Macao c’era la mia famiglia, mia mamma ed i miei fratelli, Andrea e Giorgio. Avere loro lì, con me, ha reso la vittoria ancora più bella.”
Hai dato a Tony Kart il mondiale numero diciotto. Un risultato ottenuto portando al debutto il nuovo modello, Racer EVK.
“E' stata una cosa indubbiamente piacevole, portare al successo il nostro nuovo modello, l'EVK.
Le innovazioni che questo modello racchiude sono importanti, ma per me non costituivano una novità assoluta, infatti, nel corso della stagione avevo avuto modo di provarle e svilupparle. E' dotato di nuovi componenti che aiutano sicuramente nella guida.”
Cosa stai facendo in questo momento?
“Ho la fortuna di lavorare direttamente all'interno del Racing Team, fianco a fianco dei ragazzi con cui condivido gli impegni delle gare. Stiamo lavorando già da tempo ai motori Vortex per il 2013 ed a tutto il materiale. Complessivamente siamo già proiettati verso la prossima stagione.”
Cosa farai nel 2013? Quali sono i programmi del Campione del Mondo di KF?
“La cosa fondamentale, quella che più conta per me, è che sarò ancora pilota Tony Kart-Vortex. Oltre a questo non abbiamo ancora definito i programmi nel dettaglio. Quando tutto sarà definito li ufficializzeremo. Come ho detto, l'unica cosa che conta è che correrò con questa squadra, con il Racing Team.”